Perchè si fanno le processioni....

Le PROCESSIONI sicuramente non entusiasmano molto, però sono "pietà popolare" e non dobbiamo disprezzarle, come non disprezziamo le nostre radici. Non capiremmo nemmeno noi stessi se non comprendessimo la storia di cui siamo frutto. Le processioni sono un'espressione un po' folcloristica, gioiosa, di una fede che ha bisogno di esprimersi e si esprime anche rendendosi visibile e "paesana", non solo consumata nell'intimo della coscienza, in modo individuale. Le processioni dicono che siamo tutti famiglia di Dio... e allora celebriamo insieme e con festa gli eventi di salvezza e i santi che hanno seguito la via indicata da Gesù. I santi sono importanti in riferimento a Gesù e a noi, in quanto ci dimostrano che la fede può essere vissuta da tutti: è stata vissuta infatti in tempi e modi diversi, da persone diverse per carattere e situazione di vita.
Si porta in giro una statua... ma la statua rappresenta una persona che è stata eroica nel seguire Gesù, e che ora vive con lui. Tu non hai una foto delle persone che ami, o che ti piacciono? Non è il pezzo di cartoncino che conta, ma chi ci è rappresentato.
COSA MOLTO INMPORTANTE:
«Perché la processione conservi in ogni caso il suo carattere di manifestazione di fede è necessario che i fedeli siano "ISTRUITI" sulla sua natura sotto il profilo teologico, liturgico, antropologico».

La parola “processione”deriva dal verbo latino “procedere” e dal sostantivo “processio”, che significano marciare, camminare, andare avanti, uscita solenne, corteo religioso. Il cammino è un elemento molto importante nella storia della salvezza.
E allora buon cammino di Fede a tutti e apriamo gli spazi a Gesù

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